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Affrettatevi perché il primo settembre, oltre ad essere il mio compleanno, è anche l’ultimo giorno utile per visitare la XXII esposizione internazionale della Triennale di Milano, dal titolo “Broken Nature“. Il tema centrale di questa edizione è il legame tra l’uomo e la natura e vuole mettere in luce oggetti e strategie che reinterpretino il rapporto tra gli esseri umani e l’ambiente in cui vivono al fine di ipotizzare e concretizzare un mondo più ecosostenibile.

La grande novità è che da quest’anno è possibile visitare la prima porzione del Museo del Design Italiano, situato al piano terra del Palazzo dell’Arte che ospita la Triennale dal 1933. Il museo, che sarà’ completato nel 2022, ha l’ambizione e tutte le carte in regola per diventare il Museo sul design italiano più importante al mondo.

Su una superficie di 1300 metri quadrati si possono ammirare 200 oggetti realizzati da architetti e designers italiani dal Dopoguerra fino agli inizi degli anni Ottanta (periodo di maggiore influenza del nostro design nel mondo): protagonisti Giò Ponti, Ettore Sottsass, Gaetano Pesce, Aldo Rossi, Alessandro Mendini, Piero Fornasetti, Achille Castiglioni, Enzo Mari e molti altri.

Un piccolo assaggio?…

Poltrona “Proust”.Alessandro Mendini. 1978

 

Sedia “Superleggera”. Gio Ponti. 1955

 

Poltrona “Joe” di De Pas, D’Urbino, Lomazzi. 1970

Gli altri 197 oggetti potrete scoprirli  con i vostri occhi al Palazzo dell’Arte, situato all’interno del Parco Sempione a Milano.