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Groningen è una bellissima città situata al nord dell’Olanda; è una città in movimento, giovane, energica e culturalmente stimolante. A Groningen circolano 8 milioni di biciclette a fronte di 200mila abitanti di cui 50mila studenti delle due antiche università. Groningen è una città che non dorme, tanto è vero che nel weekend i suoi 160 pub restano aperti tutta la notte. Il centro storico è molto suggestivo: delimitato da un canale ad anello e caratterizzato da palazzi antichi e da strade sempre animate e piene di gente, si sviluppa fra il Groninger Museum – costruito tutto sull’acqua, e la cattedrale Martinikerk, eretta nel XIV secolo.

Il Groninger Museum esiste dalla fine dell’800, ma dal 1994 è stato spostato in un nuovo edificio progettato da Alessandro Mendini. Grazie a questa realizzazione la città, che già poteva contare sulle sue prestigiose università e sulla ricchezza del suo centro storico, è divenuta il nuovo polo culturale ed artistico dei Paesi Bassi.

In occasione del suo 25mo anniversario  e in onore del suo progettista, il designer italiano Alessandro Mendini, scomparso nel febbraio di quest’anno all’età di 88 anni, dal 12 ottobre il Groninger Museum ospita la mostra “Mondo Mendini- The World of Alessandro Mendini “, un’esposizione completamente dedicata al grande architetto italiano, in verità ideata dallo stesso Mendini due anni fa, che comprende più di 200 opere, non soltanto sue, ma anche di quegli artisti che lo hanno ispirato e verso i quali sentiva un'”affinità elettiva”, pittori come Paul Signac, Wassily Kandinsky ed Henry Matisse e designer italiani come Giò Ponti, Michele De Lucchi e Gaetano Pesce.

Ne volete qualche assaggio?

Una versione alta tre metri della celeberrima Poltrona Proust.

Si tratta di una seduta di design postmoderno, in finto stile vagamente barocco, progettata dall’artista nel 1978 con Studio Alchymia. Il tessuto della poltrona è interamente decorato a mano, con un ornamento a macchie di colori che riprende alcuni dettagli dei quadri di Paul Signac, celebre pittore parigino considerato uno dei maggiori esponenti del puntinismo. Un’ opera che vuole essere al contempo un omaggio alla letteratura, al “Tempo perduto” di Marcel Proust e alla pittura. Ma anche e soprattutto il più significativo oggetto di “Re-Design“prodotto da Mendini. Il designer italiano dichiarava infatti : “Tutto è già stato inventato e ciò che resta da fare è solo una rivisitazione di oggetti preesistenti, magari aggiungendo elementi decorativi o strutturali che modificano la dinamica dell’originale. La poltrona Proust è la concretizzazione di questo concetto.

Ecco a voi il “Divano Kandissi” creato da Alessandro Mendini nel 1976 per “Studio Alchymia”.

 

 

…il vaso totemico “Abissina“.

e la scultura “Tête geante“.

In mostra anche la “Petite Cathédrale“, una cattedrale in miniatura completamente rivestita di mosaici, il cui interno è ricoperto di mosaico d’oro.

Ospiti d’onore dell’esposizione saranno senz’altro la coppia “Anna G.” e “Alessandro M.”, i cavatappi più conosciuti nel mondo del design.

 

Per un’occasione così importante “Alessandro M.” indosserà un abito in edizione limitata creato apposta per lui dalla ditta Alessi, la stessa che gli ha dato i natali e che lo ha reso così conosciuto e così amato dai collezionisti.

“Alessandro M.Groningen Ed Lim 2019”

La mostra “Mondo Mendini-The World of Alessandro Mendini” chiuderà i battenti il 5 maggio 2020.