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” I tre porcellini” è una fiaba popolare europea, di origine probabilmente inglese, che nella  sua forma più nota apparve nelle “English Fairy Tales” di Joseph Jacobs del 1890.

Timmy, Tommy e Jimmy (questi i nomi successivamente attribuiti ai protagonisti nella versione cinematografica Disney del 1933), costruiscono le loro casette in tre diversi materiali e questo determinerà la resistenza o meno delle stesse agli attacchi del lupo Ezechiele che se li vuole mangiare.

Proprio in quegli anni, intorno al 1880, l’introduzione del ferro e dell’acciaio in edilizia permise la realizzazione dei primi grattacieli americani prodotti dagli architetti della “Scuola di Chicago” e, restando in Europa, il 1889 è l’anno dell’inaugurazione del monumento simbolo di Parigi progettato da Gustave Eiffel, uno dei più accreditati “architetti del ferro” del periodo.

Quegli anni videro anche la nascita della plastica.Nel 1870 i fratelli americani Hyatt, alla ricerca di un materiale che sostituisse l’avorio (costoso e raro) nella produzione delle palle da biliardo, brevettarono infatti la formula della celluloide.

Ma le case dei tre porcellini, forse poiché la fiaba originale risale probabilmente a una cinquantina di anni prima, non vennero costruite con materiali avveniristici, bensì con mattoni, legno e paglia; e così soltanto la casa in muratura di Jimmy rimase in piedi.

Veniamo ai giorni nostri.Nel 2018 il designer vicentino Ale Giorgini crea la prima casetta sicura al 100% per i tre porcellini.

Perchè sicura? Perchè realizzata in plastica prodotta interamente in Italia.

Per i tre porcellini di oggi, che rappresentano simbolicamente i nostri bambini, il lupo cattivo non soffia sulle loro casette per farle crollare, ma introduce in esse sostanze chimiche nocive che rischiano di avvelenarli  giorno dopo giorno.

Chiunque di noi, più o meno frequentemente e più o meno consapevolmente, acquista prodotti in plastica di origine cinese. Diffusissimi e a prezzi concorrenziali, da anni ormai i nostri mercati sono letteralmente invasi dalle importazioni cinesi.

Che pericoli nascondono?

 Ftalati

Si sentono nominare spesso, ma cosa sono esattamente gli ftalati? Si tratta di sostanze chimiche che hanno la proprietà di ammorbidire la plastica. Per via di questo effetto, vengono utilizzati all’interno di quei prodotti che, per necessità, devono essere morbidi e flessibili, come ad esempio i giocattoli per i bambini. Gli ftalati sono sostanze estremamente pericolose per la salute, soprattutto quella dei più piccoli.

Ritardanti di fiamma 

Spesso presenti nelle lampade in plastica Si tratta infatti  di una categoria di sostanze chimiche che, addizionate al prodotto, servono ad evitarne la combustione accidentale.Sulla carta, pertanto, si comportano come “salvavita”, ma quando si vanno a vedere le interazioni con l’organismo umano, si fa presto a cambiare idea. Queste sostanze sono in grado di determinare alterazioni al sistema nervoso, ed avere effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo dei più piccoli poiché sono estremamente nocivi anche a carico del sistema ormonale.

La plastica Poleasy è prodotta in Italia da “Myyour” a Gazzo padovano.E’ priva di qualsiasi sostanza chimica che possa renderla nociva.

Messo a punto attraverso un lavoro di ricerca e sviluppo durato anni, coperto da un brevetto esclusivo a livello mondiale, Poleasy è uno speciale polietilene lineare nel quale sono quasi totalmente assenti le microporosità superficiali per cui tra l’altro si pulisce con una facilità incredibile, fino ad oggi impensabile in prodotti analoghi.

La meravigliosa lampada Moby di Ale Giorgini, della collezione “Light Tales” di cui fa parte anche la casetta dei tre porcellini, proprio grazie al suo essere al 100% prodotta in Italia ,è esposta al museo della Triennale di Milano.

Di seguito l’intera collezione “Light Tales” di MYYOUR:

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visita il sito alegiorgini , Myyour